E di’: «Signore, perdona e usaci misericordia, Tu sei il Migliore dei misericordiosi».
1 L’adorazione rituale. Vedi Appendice
2 L’elemosina obbligatoria. Vedi Appendice
3 «estratto di argilla»: lett. «sulàla», «quintessenza di», «argilla sceltissima».
4 «ne facemmo un’altra creatura»: un celebre hadith inserito nelle due eccellenti raccolte di al-Bukhari e Muslim dice: «La creazione di ciascuno di voi avviene per quaranta giorni sotto forma di sperma, per altrettanti sotto forma di aderenza, per altrettanti sotto forma di embrione, quindi gli viene inviato l’angelo che vi insuffla lo spirito». È quest’ultima fase che determina il passaggio dalla vita animale a quella umana, e quindi si spiega il senso di quel «ne facemmo un’altra creatura». Vedi nota a xxii, «sette cieli»: lett. «sette vie» (tarà’iq).
5 II termine che abbiamo tradotto con incuranti è «ghâfılîn» che come abbiamo già visto può anche significare «ignari» (vedi nota a XII, 3). Nel primo caso indica che non vi è nulla di casuale nella creazione ed essa è avvenuta, così come avviene per l’essere umano nel seno materno (vedi sopra), in base a precise e determinate fasi di sviluppo successive; assumendo il secondo significato vuol dire che non vi è nulla nel creato che sfugge alla conoscenza dell’Altissimo (gloria a Lui).
6 «quest’albero»: si tratta dell’albero dell’olivo.
7 Anche: «Viaggiate su di essi come su vascelli». Il pronome si riferisce in particolare ai cammelli che sono noti come le «navi del deserto», e, più in generale a tutti gli animali che ci possono servire da cavalcatura e da soma.
8 «Osservatelo…»: nel senso «e vi accorgerete che è proprio come vi diciamo noi».
9 Vedi nota XI,
10 XI, e a XI,
11 La maggior parte dei commentatori ritiene che l’allusione sia agli ‘Ad o ai Thamùd e ai loro profeti Hûd e Sâlih.
12 Con il senso di «assurdità, illusione».
13 Vedi nota a XI,
14 Il versetto si riferisce alla Torâh e riguarda i Figli di Israele, il plurale «seguissero» lo dimostra.
15 Attraverso le rivelazioni date successivamente ai vari profeti, Allah (gloria a Lui l’Altissimo) ha voluto creare un’unica comunità di credenti che riconoscesse la Sua sovranità e Lo temesse.
16 «di ciò che possiede»: di quella parte di Rivelazione che le era stata data.
17 Temendo che il loro agire non sia accetto ad Allah.
18 Allah (gloria a Lui l’Altissimo) meglio di chiunque altro conosce le Sue creature e non impone a nessuno carichi troppo gravosi. Il Libro di cui parla il versetto, secondo l’esegesi classica (Tabarì XXIII, ò il Registro in cui sono annotate le azioni degli uomini, il fascicolo dell’istruttoria escatologica in base al quale sarà reso il giudizio.
19 «i loro cuori sono distratti»: lett. «i loro cuori sono in un abisso».
20 Ibn Mas’ud riferì che il versetto si riferisce alla predestinazione. Allah (gloria a Lui l’Altissimo) ben conosce il futuro che avranno gli uomini e le loro inclinazioni già prima della nascita e pertanto fissa con un Suo decreto il destino di ogni anima.
21 Secondo i maggiori esegeti il versetto si riferisce all’uso dei meccani di riunirsi di notte attorno alla Ka‘ba per ascoltare versi e storie leggendarie. Durante la predicazione di Muhammad (pace e benedizioni su di lui), la sua persona e il Corano stesso erano diventati argomento di lazzi e ingiurie da parte dei pagani.
22 II Corano rimprovera ai coreisciti la loro pochezza e miopia che li porta a non riconoscere la provenienza divina del messaggio dato al loro concittadino Muhammad (pace e benedizioni su di lui).
23 La stima di cui godeva Muhammad prima dell’inizio della sua missione era unanime tra la gente della Mecca. Come si poteva poi tacciarlo di pazzia o di impostura?
24 «il Monito»: «adh-dhikr», uno dei nomi del Corano e, in generale, delle Scritture rivelate da Allah (gloria a Lui l’Altissimo).
25 Tabarì (xviii, afferma che il versetto allude ad una carestia che aveva colpito la città della Mecca.
26 Vedi nota precedente.
27 «… stregati»: «dalle vostre false credenze al punto da non sottomettervi a Lui?».
28 Logica cristallina per una dimostrazione dell’unicità di Allah. Solo l’unicità infatti fa sì che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) non possa essere coinvolto nelle teomachie, le «divine» diatribe proprie a tutte le mitologie politeiste.
29 «Mio Signore! Fatemi ritornare»: Tabarì (XVIII, spiega il verbo al plurale con il fatto che sottointenderebbe: «Signore, ordina agli angeli della morte di lasciarmi ritornare alla vita terrena».
30 «una barriera»: a proposito di questo termine «barzakh» si sono avanzate molte interpretazioni. In generale lo si intende come un diaframma spazio-temporale al di là del quale le anime sono, per così dire, confinate, fino al Giorno della Resurrezione.
31 «bilance pesanti»: cariche delle opere di bene compiute nella vita terrena.
32 Di fronte alla prospettiva delFaltra vita, ben chiara nel Giorno del Giudizio, la vita terrena appare in tutta la sua effimera brevità. «… quelli che tengono il computo»: gli angeli o le persone più avvertite e coscienti.