Rendi dunque gloria al Nome del tuo Signore, il Supremo!
1 «i compagni della destra»: i timorati di Allah.
2 «i compagni della sinistra»: i miscredenti, i colpevoli.
3 «i primi»: i profeti, primi musulmani, i ravvicinati.
4 «molti tra gli antichi»: tra i ravvicinati ad Allah (gloria a Lui l’Altissimo) molti dei primi musulmani.
5 Oppure «filari d’acacie».
6 «grande peccato»: lo shirk, l’associare ad Allah altre divinità.
7 «l’albero Zaqqum»: albero dell’Inferno, i cui frutti amarissimi e disgustosi hanno forma di teste di dèmoni.
8 Nessuno potrà anticipare o procrastinare i termini di Allah (gloria a Lui l’Altissimo).
9 La rinascita in forme sconosciute avverrà nel Giorno della Resurrezione e non in questa vita. Nella dottrina islamica non c’è nessuno spazio per teorie di reincarnazione su questa terra o di metempsicosi.
10 Nel fuoco c’è il memento del castigo infernale e delia possibilità di accenderlo sfregando un mezzo per ottenere luce e calore in tutte le condizioni di viaggio.
11 «in un Libro custodito»: «fi kitâbin maknûn», allusione all’archetipo celeste del Corano. Basandosi su questo versetto alcuni giuristi hanno stabilito che senza lo stato di purezza rituale è vietato toccare una copia del Corano (inteso come volume). Secondo l’esegesi classica «i puri» sono gli angeli che possono accedere all’essenza dell’Archetipo della rivelazione coranica custodito nei cieli e di cui si parla al versetto precedente (Tabari XXVII, 205-206).
12 «non la ricondurrete [nel corpo]»:non impediretela morte.
13 «la Fornace», uno dei nomi dell’Inferno.