che avrà al collo una corda di fibre di palma.
1 Abû Lahab (padre della fiamma) era il soprannome di Abdul ‘Uzza, figlio di Abdu- ‘l-Muttalib e quindi zio paterno dell’Inviato di Allah (pace e benedizione su di lui). Quando, in seguito alla morte di Abû Talib, divenne capo del clan hashimita, rifiutò la protezione tribale a Muhammed e lo lasciò esposto all’ostilità degli idolatri.
2 Abû Lahab scherniva Muhammad (pace e benedizioni su di lui) dicendo: «Se quello che dice mio nipote è vero, ho abbastanza ricchezze e figli per pagare il mio riscatto».
3 Umm Jamila bint Harb, moglie di Abû Lahab, aveva certamente grande parte nell’ostilità che il marito nutriva nei confronti dell’Inviato di Allah. Era la sorella di Abû Sufyan che sarebbe diventato il capo dei politeisti nelle loro guerre contro i credenti e, nella sua acrimonia, giunse a spargere cespugli spinosi nei pressi dell’abitazione di Muhammad, con la speranza che, rientrando nottetempo, si ferisse.