٥١

I timorati avranno asilo sicuro,

Hamza Roberto Piccardo

٥٢
tra giardini e sorgenti.

Hamza Roberto Piccardo

٥٣
Saranno vestiti di seta e broccato e staranno gli uni di fronte agli altri.

Hamza Roberto Piccardo

٥٤
Sarà così e daremo loro in spose fanciulle dai grandi occhi.

Hamza Roberto Piccardo

٥٥
Colà chiederanno senza timore ogni tipo di frutto.

Hamza Roberto Piccardo

٥٦
E non proveranno altra morte oltre a quella prima morte [terrena]. [Allah] li ha preservati dal tormento della Fornace,

Hamza Roberto Piccardo

٥٧
per grazia del tuo Signore: questa è la più grande beatitudine.

Hamza Roberto Piccardo

٥٨
Abbiamo reso facile questo [Corano], nel tuo idioma, affinché riflettano.

Hamza Roberto Piccardo

٥٩
Aspetta dunque, ché anche loro aspettano. 1 Vedi Appendice 2 «una notte benedetta»: secondo lo stesso Corano (II, la prima discesa del Libro avvenne nel mese di Ramadan, il nono del calendario musulmano. La tradizione islamica precisa trattarsi di una delle ultime cinque notti dispari del mese, tradizionalmente la ventisettesima (vedi anche sura XCVII). 3 Il fumo è uno dei segni che precederanno il Giorno del Giudizio. 4 Quello di essere uno strumento nelle mani di qualche fantomatico personaggio è un’accusa che i pagani mossero spesso all’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui); vedi anche XVI, e la nota. 5 Il versetto si riferisce a Mosè (pace su di lui). 6 «non siatemi ostili»: nel senso di: «lasciate che faccia la mia strada, senza frapporvi ostacoli». 7 Una tradizione riferisce che per ogni credente ci sono due varchi nel cielo, uno per far salire le sue buone azioni fino al cospetto di Allah (gloria a Lui l’Altissimo) e l’altra per far scendere il suo pane quotidiano. Quando egli muore, questi due varchi lo compiangono e lo rimpiange la terra, nel punto in cui era solito prosternarsi per adorare il suo Signore. 8 «questi dicono»: i pagani della Mecca. 9 « popolo di Tubba‘ »: sono chiamati così alcuni antichi re dello Yemen appartenenti alla tribù degli Himyar. 10 Vedi xvii, e la nota, xxxvii, e la nota e LVI, 52.

Hamza Roberto Piccardo

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