ayah
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Luogo della rivelazione
Mecca
La sconfitta di cui parla il secondo versetto della sura è quella che i Bizantini subirono in Palestina nel 614 d.C. Eraclio, imperatore romano d’Oriente, deciso a contrastare l’azione espansionista dei Persiani, si scontrò con l’armata sassanide nei presi del Quds (Gerusalemme). Il suo esercito fu sbaragliato. I Persiani occuparono la Siria e l’Egitto, saccheggiarono le chiese e si impadronirono delle più significative reliquie della cristianità. Riferisce il Tabarì che l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) si dispiacque della sconfitta dei cristiani, mentre i coreisciti idolatri ne furono entusiasti. In questo contesto, la rivelazione che annunciava la futura rivincita dei Bizantini suscitò accese discussioni e Abù Bakr diede un’ulteriore prova della sua fede scommettendo cento cammelli sulla sua veridicità. Nel 622 Eraclio sconfisse i Persiani e cinque anni più tardi combattè e vinse la battaglia definitiva in Iraq, nei pressi della città di Mossul. In base all’armistizio che fu siglato in seguito, ottenne la restituzione delle reliquie trafugate, tra le quali la croce sulla quale i cristiani ritenevano fosse stato ucciso Gesù.