ayah
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Luogo della rivelazione
Medina
Tutti gli esegeti concordano nel collegare la rivelazione di questa sura ad un episodio di gelosia che turbò considerevolmente la serenità della vita nella casa dell’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui).
Nel VII anno dall’Egira (628-629 d.C.) il governatore copto dell’Egitto mandò in dono all’Inviato di Allah due giovani ancelle, Mâriya e Şîrîn. Il Profeta donò Şîrîn ad uno dei suoi compagni e tenne per sé Mâriya. La giovane era di straordinaria bellezza e le attenzioni che Muhammad (pace e benedizioni su di lui) le riservava, suscitarono tanto malcontento tra le sue mogli che ordirono un complotto con lo scopo di allontanarlo da lei.
Pressato dalle loro proteste e desideroso di ritrovare l’armonia familiare l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) giurò di separarsi da Mâriya. Poco dopo scese questa sura con la quale Allah (gloria a Lui l’Altissimo) mentre riprendeva il Suo Profeta (vers.), gli ricordava (vers. 2) la possibilità di espiare un giuramento prestato impropriamente. La rivelazione (vers. 4) rivolgeva un secco rimprovero alle due mogli che avevano guidato la fronda contro Mâriya (secondo la tradizione Aisha figlia di Abù Bakr e Hafsa figlia di ‘Umar ibn Khattab) e adombrava la possibilità che l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) le ripudiasse. La sura (verss.0-12) si conclude con la citazione di due donne traviate (le mogli di Noè e di Lot) e di due donne devote (Asiya la sposa di Faraone e Maryam madre di Gesù) esempi da meditare per le mogli del Profeta e per tutte le credenti, in ogni luogo e in ogni tempo.